Gli scienziati hanno creato la tecnologia a microonde per guardare attraverso i muri e trovare oggetti a velocità ipersonica
Un gruppo scientifico che lavora presso il National Institute of Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti ha creato con successo un sistema elettronico unico che in grado di acquisire immagini in tempo reale di oggetti situati dietro i muri, nonché di registrare oggetti in movimento con ipersonici velocità.
Nuova tecnologia a microonde
Ovviamente io e te non possiamo guardare attraverso i muri, ma questo perché l'occhio umano percepisce tipi di lunghezze d'onda che non penetrano molto bene negli oggetti. Tuttavia, se passiamo a lunghezze d'onda più lunghe, ad esempio in modalità microonde, saremo in grado di "vedere" oggetti situati dietro le pareti.
Come funziona?
Se osserviamo il classico sistema radar, vedremo che in esso l'invio di un'onda radio viene eseguito a spese del trasmettitore. Le onde inviate vengono riflesse da un oggetto all'interno della portata del trasmettitore e vengono registrate dal ricevitore.
Quindi, analizzando i dati di questo "eco" radar, vengono determinati la posizione, le dimensioni e il movimento degli oggetti in quest'area. E questo metodo utilizza spesso più ricevitori e meno trasmettitori.
Il sistema, sviluppato al NIST, funziona nel seguente modo: le microonde vengono inviate attraverso diversi trasmettitori e tutte le riflessioni vengono raccolte da un sensore potente e molto sensibile.
Inoltre, il sistema registra anche le onde riflesse da altri oggetti che ritornano al ricevitore. E questo ti permetterà di scoprire e dirti in modo rapido e accurato cosa c'è in un luogo particolare.
In questo modo, il sistema consente di vedere attraverso oggetti solidi e formare un'immagine accurata di ciò che in realtà si trova dietro di essi. Inoltre, per un tale sistema non è difficile rilevare oggetti attraverso eventi meteorologici sfavorevoli (pioggia, nebbia, ecc.).
Il sistema è anche in grado di riparare e tracciare oggetti che si muovono a velocità ipersonica, ad esempio aerei, razzi e vari detriti spaziali.
Gli scienziati hanno condiviso i risultati del lavoro svolto e alcune delle loro scoperte sulle pagine della rivista Nature Communications.
Nel frattempo, la tecnologia è agli inizi e non si sa quando troverà un uso diffuso.
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