La Cina ha riferito che il loro reattore a fusione ha mantenuto il plasma riscaldato a 70 milioni di °C per 17 minuti, ma ci sono domande da raggiungere
Secondo le agenzie di stampa ufficiali del Celeste Impero, il reattore termonucleare nazionale è riuscito a mantenere il plasma riscaldato a 70 milioni di gradi Celsius per 17 minuti 36 secondi.
Come sottolineano i giornalisti locali, questo è un risultato importante verso la creazione di un'installazione termonucleare commerciale a tutti gli effetti. Dopotutto, un lavoro così a lungo termine consente un migliore debug di tutti i sistemi del reattore sperimentale.
Sembra che si debba essere contenti solo per i colleghi cinesi, ma un dettaglio è imbarazzante: i cinesi non vogliono raccontarlo se fossero gli ioni o gli elettroni che sono stati riscaldati a tale temperatura, e questo è molto importante e ora te lo dirò perché.
Un nuovo record a cui ci sono domande
Il reattore sperimentale a fusione vanta un record personale per la conservazione a lungo termine del plasma riscaldato. Advanced Superconducting Tokamak (EAST, HT-7U tokamak), che si trova geograficamente a Hefei (provincia di Anhui, Cina).
Lo stesso reattore si vanta che nel maggio 2021 sia stato lui a tenere il plasma riscaldato a 120 milioni gradi Celsius per 101 secondi e per 20 secondi ha tenuto un plasma con una temperatura di 160 milioni di gradi Centigrado.
Questo reattore è stato messo in fase di sperimentazione nel 2006 ed è stato implementato sulla base del reattore HT-7 profondamente elaborato, sviluppato sulla base di un progetto russo negli anni '90. E sembra che si debba essere contenti solo per gli specialisti cinesi, ma c'è un punto importante che non è stato consacrato in alcun modo dai rappresentanti del Celeste Impero.
Il fatto è che per avviare una reazione termonucleare, è necessario riscaldare il plasma ad una temperatura di almeno 100 milioni di gradi Celsius e allo stesso tempo sono gli ioni della sostanza che devono raggiungere questa temperatura altissima.
Il punto è che, da un punto di vista puramente tecnico, il riscaldamento del plasma può essere calcolato dalla temperatura degli elettroni o dalla temperatura degli ioni. È molto più facile riscaldare gli elettroni e, ad esempio, se prendiamo come base proprio la "temperatura elettronica" di 70 milioni di gradi, allora la temperatura ionica dello stesso plasma sarà approssimativamente pari a 35 milioni di gradi Celsius. D'accordo, la differenza è semplicemente colossale e, per qualche ragione, i media cinesi ignorano completamente questo momento.
Ad esempio, il reattore termonucleare sudcoreano KSTAR "sforna" record per il riscaldamento di ioni nel plasma. Quindi sono riusciti a mantenere il plasma riscaldato a 100 milioni di gradi per 30 secondi.
Pertanto, per un confronto più oggettivo, vale la pena attendere che la parte cinese pubblichi dati più dettagliati, che indicheranno chiaramente che questa è la temperatura degli ioni. Nel frattempo, saremo comunque felici per gli scienziati e auguriamo loro ulteriore successo.
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