Gli scienziati hanno creato un calcestruzzo autorigenerante che consuma anidride carbonica e "guarisce" le crepe in 24 ore
Durante la produzione del calcestruzzo viene emessa un'enorme quantità di anidride carbonica, motivo per cui i vari gruppi gli scienziati sono alla ricerca di tecnologie che riducano significativamente le emissioni di CO2 durante questo processi.
Tali ricerche costanti hanno spinto l'idea di sviluppare un cosiddetto calcestruzzo autorigenerante, in grado di riparare autonomamente le crepe.
Dopo una lunga ricerca, gli scienziati sono riusciti a sviluppare un tale calcestruzzo in cui è stato utilizzato un enzima precedentemente trovato nel sangue umano. Oggi voglio parlarvi di questo sviluppo unico.
Il problema della distruzione concreta e la sua soluzione
Le crepe microscopiche, che inevitabilmente si formano nel calcestruzzo, non rappresentano di per sé una seria minaccia alla resistenza della struttura. Ma solo se l'acqua entra in queste fessure e si congela, quindi espandendosi, aumenterà queste microfessure e molti di questi cicli di espansione alla fine porteranno alla distruzione della struttura in calcestruzzo.
L'idea principale del calcestruzzo autorigenerante è incunearsi in questo processo mentre le crepe si sono formate completamente piccoli e sigillarli per evitare la distruzione e successive riparazioni costose o addirittura la sostituzione completa del calcestruzzo in futuro costruzioni.
Cosa è stato suggerito dagli scienziati
L'idea del calcestruzzo autorigenerante non è nuova e gli scienziati precedenti hanno già proposto varie opzioni. "Guarigione" del calcestruzzo di silicato di sodio, l'uso di batteri che producono colla speciale, l'uso del fungo.
Ma un gruppo di ricerca del Worcester Institute ha escogitato quello che dicono sia un modo molto più efficiente e anche più economico.
Gli scienziati hanno proposto di utilizzare un enzima speciale che si trova nei globuli rossi umani e vale a dire l'anidrasi carbonica (CA), che è in grado di trasferire la CO2 dalle cellule umane nel flusso sanguigno il più rapidamente possibile.
Quindi gli scienziati hanno aggiunto l'enzima al cemento prima di fare il calcestruzzo e hanno condotto una serie di esperimenti. Dopo è stato possibile scoprire che dopo la formazione di una fessura nel calcestruzzo, l'enzima aggiunto reagisce con la CO2 atmosferica e di conseguenza questo forma cristalli di carbonato di calcio, che imitano le caratteristiche del calcestruzzo e riempiono rapidamente il formato crepa.
E si è scoperto che il calcestruzzo legato in questo modo è in grado di "guarire" la propria fessura di dimensioni millimetriche in un giorno. Secondo gli scienziati, questo è molto più veloce di quanto mostrato dagli esperimenti con le versioni precedenti. Dopotutto, il tempo necessario per l'autoguarigione di crepe molto più piccole è stato misurato in settimane.
Quindi gli scienziati hanno scoperto che un tale perfezionamento del calcestruzzo aumenterà la sua durata da 20 a 80 anni, il che è forte ridurrà la necessità di produzione di calcestruzzo per lavori di riparazione e quindi ridurrà le emissioni di gas nocivi nel nostro atmosfera.
Gli scienziati hanno condiviso i risultati del loro esperimento sulle pagine della rivista Applied Materials Today. E sotto c'è un video con cemento autorigenerante.
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